Descrizione
Secondo degli studi genetici, il limone è un ibrido e deriva dall’incrocio tra l’arancio amaro e il cedro. Gli alberi di limoni furono utilizzati inizialmente dagli arabi come piante ornamentali. Le prime coltivazioni di limoni in Europa furono quelle di Genova nella metà del XV secolo.
Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti.
Il frutto è di forma sferica fino ad ovale, spesso con una protuberanza all’apice e appuntito all’altra estremità. Quando raggiunge la sua completa maturazione assume un colore giallo intenso, l’interno è sezionato in parti dette spicchi, composti, a loro volta da tante piccole membrane (a forma di goccia) contenenti il succo; queste queste gocce prendono il nome di lemmy. La buccia può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all’interno con una massa bianca spugnosa detta albedo.
Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti ma la pianta può essere coltivata in vaso a scopo ornamentale. Per le coltivazioni in vaso è consigliata terra specifica per agrumi e il rinvaso annuale prima del ricovero invernale in serra.
In clima favorevole, il limone fiorisce e fruttifica due volte l’anno. La fioritura dura almeno due mesi e il frutto maturo può attendere altri due mesi sull’albero prima di venir colto, il che favorisce una raccolta sistematica. La fioritura produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da novembre ad aprile o maggio. La seconda fioritura avviene in agosto e settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno.